
161 exabyte di informazioni digitali. E’ quanto l’umanità ha prodotto nel 2006, secondo le stime di Idc, un istituto di ricerca specializzato in nuove tecnologie.
La cifra è mostruosa e secondo l’Idc è stata raggiunta considerando tutti i possibili canali di distribuzione digitale e tutte le tipologie di messaggi che possono essere veicolate sotto forma di 0 e 1: le email e i video su YouTube, ma anche le foto, gli sms, le confessioni sui blog e le canzoni distribuite tramite MySpace.
Scrive Brian Bergstein di Associated Press:
161 exabyte corrispondono a dodici pile di libri dalla terra al sole. Oppure a tre milioni di volte tutti i libri mai scritti nella storia dell’uomo.
Alessandro Baricco nel libro "I Barbari" dice:
"Lo so, l'obiezione è: quel che sta in rete, per quanto enorme sia la rete, non è il sapere. O almeno, non è tutto il sapere. Per quanto derivata, spesso, da una certa incapacità a usare google, è un'obiezione, sensata: ma non illudetevi troppo.
Pensate che non sia stato lo stesso per la stampa e Gutenberg? Avete in mente le tonnellate di cultura orale, irrazionale, esoterica che nessun libro stampato ha mai potuto contenere? Ci pensate a tutto quello che è andato perso perchè non entrava nei libri?
La rete ,come la stampa, non è un innocente contenitore che ospita il sapere, ma una forma che modifica il sapere a propria immagine."
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