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sabato 9 dicembre 2006

Festa che viene...soldi che vanno.

Stamattina mentre giravo per le strade cittadine, la mia attenzione è stata catturata da una situazione insolita. Penso che sia insolita, ma forse per la maggioranza degli individui che vive nelle grandi città tutto ciò è assolutamente normale.
Mancavano pochi minuti alle 9 e davanti all'ingresso di un noto megastore di elettrodomestici ancora chiuso, si potevano scorgere tantissime persone infreddolite l'una dietro l'altra ad attendere con ansia l'apertura.
Mi è nato istantaneamente un senso di tristezza nell'osservare quei visi fermi e inespressivi; non ho potuto fare a meno di chiedermi: come mai quella mattina hanno scelto di mettersi in coda? Di chissà quale ultima "diavoleria" vogliono impossesarsi?
Personalmente non riesco a digerire quei posti freddi e artificiali dove anche l'odore è fastidioso..
Ho tentato di darmi una risposta facendo riferimento alle feste ormai prossime; forse tutte quelle persone erano lì per fare acquisti e spendere meno.
Ma perchè non si riesce a capire che il Natale non è solo devoto al termine"consumo"! Forse quella mia tristezza nata così improvvisamente era una sorta di protesta interiore verso questa società che è riuscita a cancellare il vero significato di una festa importante e profonda.( come appunto il Natale.)

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