Ascoltando composizioni di Giovanni Sollima mi accorgo, con le mani sul volante della mia vettura, di essere, come spesso accade, immersa nel traffico cittadino della sera.
Incuriosita mi soffermo ad osservare i volti grigi e spenti della gente che stancamente trascinano il loro fardello verso casa.
Incuriosita mi soffermo ad osservare i volti grigi e spenti della gente che stancamente trascinano il loro fardello verso casa.
D’improvviso un vuoto dentro di me.. ma un vuoto che lascia troppo spazio ai pensieri di elaborare pesanti elucubrazioni sulla società in cui viviamo.
L’aria era ferma e intrisa dei veleni che espelliamo con le nostre auto, per le strade pochi pedoni con lo sguardo altrove ed una sigaretta abbandonata tra le dita bianche.
Solo le luci iridescenti dei negozi di largo consumo assumono toni allegri a ricordare che fra pochissimo sarà Natale.
Ma non ci resta che tornare a casa e spegnere il proprio cervello fino all’indomani.
Una domanda però mi è sorta spontanea : “Siamo felici?”
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