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sabato 3 febbraio 2007

Dall'alba al tramonto

Prendiamo in esame la legge proposta da Lunardi sull'uso dei fari anabbaglianti anche durante il giorno:
La potenza totale impegnata dalle lampadine dei due fari anabbaglianti, delle quattro luci di posizione, della luci della targa e del cruscotto è di 150 watt. Con un rendimento del 12%, per accenderle occorrono 1250 watt termici ( 150/0,12 ). Ovvero 1,25 chilowatt. Poco meno dell'energia che occorre per scaldare una stanza con una stufa.

Poichè un litro di benzina sviluppa 8,7 chilowattora termici, il consumo annuo di benzina in più sarà di 41 litri (supponendo che la percorrenza media delle automobili sia di 20000 km all'anno, ad una velocità media di 70 km all'ora ).
Fonte: Maurizio Pallante ( Un futuro senza luce? )


Nel 2005 il numero di auto circolanti in Italia è cresciuto di mezzo milione di unità, arrivando a 35.200.000, in pratica una vettura ogni 1,7 abitanti, un record in Europa.

Moltiplicando con un calcolo per difetto 35 milioni di autoveicoli x 41 litri di carburante, l'incremento complessivo dei consumi derivanti dall'accensione delle luci anche di giorno è di 1 miliardo e 435 milioni di litri di carburante.
(si tenga conto che il calcolo è stato fatto escludendo autocarri per trasporto merci e altri tipi di automezzi).

L'aumento delle emissioni di CO2 nell'atmosfera che ne consegue è di 2 milioni e 774mila tonnelate.


Pertanto il consiglio che nasce spontaneo è quello di evitare di tenere accese le luci di giorno.


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