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venerdì 15 dicembre 2006

Il bianco e il nero delle nascite

All'interno della quinta edizione del "Mothers' Index" redatto da Save the Children, organizzazione indipendente per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini, si rende pubblica la graduatoria dei paesi migliori e peggiori per concepire un figlio sotto il profilo : sanitario, educativo, e politicamente tutelato.
La stima ha preso in esame ben 119 paesi di tutto il mondo.
E' interessante venire a conoscenza che la Svezia sia al primissimo posto, mentre il Niger è stato brutalmente collocato in ultima posizione.
Mettendo a confronto le due realtà si scopre che in Niger una neomamma su sette muore per cause legate al parto o al periodo di gestazione, ed il neonato ha il 15% di possibilità di non arrivare a un anno di vita, oppure un caso su sei di non poter compiere il quinto anno d'età.
Per non parlare delle pessime condizioni igeniche in cui si partorisce e delle poche e retrograde tecnologie.
Inoltre è utile sapere che solo il 16% dei parti è seguito da una persona competente, e l'assistenza viene completamente a mancare dopo la nascita del bambino. Di conseguenza una madre deve cercare di interpretare da sola se avvengono complicanze durante i primi mesi di vita.
Tutt' altro pianeta se si analizza la Svezia che detiene la vittoria.
Delle future madri solo una su 29800 muore durante il parto, mentre il rischio che il bimbo non arrivi a raggiungere il primo anno è uno su 333.
Tutto questo grazie soppratutto ed unicamente alle efficenti strutture sanitarie che hanno a disposizione le migliori tecnologie e i più innovativi sistemi di monitoraggio fetale al mondo.
Il 100% delle nascite è seguito da personale ostetrico adeguatamente diplomato e preparato per ogni incombenza e si ha il diritto di scegliere in che modo partorire, per esempio nella scelta del tipo di anestesia, o se si vogliono praticare i rimedi derivati dalle discipline orientali, come :l'agopuntura,i massaggi, o la doccia.
Ho riflettuto a lungo su questa "eccesiva " disuguaglianza e credo sia disorientante sapere che nel mondo esistono realtà collocate in epoche distanti secoli l'una dall'altra.

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