Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us

venerdì 18 aprile 2008

41 ORE IMPRIGIONATO IN ASCENSORE

Manager americano chiuso per 41 ore nella cabina bloccata. Tutto sotto l'occhio di una telecamera.Il riassunto in tre minuti.



NEW YORK - La storia risale all'ottobre del 1999 e a farla tornare d'attualità ci ha pensato Nick Paumgarten, firmando sul New Yorker un lungo articolo dedicato agli gli ascensori, alle loro leggende, alle fobie connesse al loro utilizzo, soprattutto in una città tutta in verticale come New York, che deve il suo sviluppo e la sua skyline proprio alla nascita degli elevator, senza i quali la realizzazione dei grattacieli sarebbe stata del tutto impensabile.

FUMARE FA MALE - La vicenda finita sotto i riflettori è quella di Nicholas White, un 39enne production manager di Business Week che in un (per lui) drammatico venerdì visse la triste esperienza di una prigionia in ascensore durata la bellezza di 41 ore. L'uomo aveva lasciato momentaneamente il suo ufficio, dove si era attardato per seguire la lavorazione di un'edizione speciale del periodico (e anche per seguire una partita di baseball tra i Braves e i Mets), per scendere nella lobby del palazzo ad acquistare delle sigarette. E quando era entrato nell'ascensore numero 30 e aveva pigiato il pulsante per tornare al proprio ufficio, al 47esimo piano del McGraw-Hill Building, un edificio annesso al Rockfeller Center, non sapeva certo che quello sarebbe stato per lui l'inizio di un incubo.

INGANNANDO IL TEMPO - Per evitare di dare completamente di matto, l'uomo ha occupato il tempo - oltre che con innumerevoli tentativi di chiedere aiuto (tutti andati a vuoto, così come quelli di trovare vie di fuga alternative aprendo a braccia le porte o arrampicandosi sul tetto) - cercando semplicemente di rimanere calmo. Facendo esercizi di concentrazione. Sdraiandosi a dormire. Giochicchiando con fogli di carta recuperati nelle tasche (ma non fumando, anche per evitare di trasformare il piccolo ambiente in una camera a gas). Fino al momento della sospirata liberazione, avvenuta solo il lunedì mattina. Una storia, la sua, che sul New Yorker è accompagnata anche da un video, realizzato rimontando tutto quello che ha ripreso la telecamera del servizio di sicurezza installata in un angolo della cabina. Inevitabile in epoca di grande fratello. Un filmato, quello messo online dalla rivista newyorkese, che in tre minuti e dieci secondi condensa tutta l'angoscia di quelle 41 interminabili ore. Mette l'ansia solo a guardarlo per tutti quei 190 secondi che già sembrano non finire mai. Difficile immaginare che cosa abbia potuto provare Mr White che là dentro di secondi ne ha trascorsi ben 147.600.
(fonte:Alessandro Sala,CdS online)

Nessun commento: