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mercoledì 10 ottobre 2007

Quello che i giornali non scrivono...


Video Intervista a Salvatore Borsellino

E' stupefacente la rimozione forzata imposta dall'informazione "ufficiale" alle parole drammatiche pronunciate da Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, nell'ultima puntata di Annozero.

Tutti a pontificare di "linciaggio", di "processo di piazza", di "disinformazione", addirittura di "barbari", e nemmeno una parola su quelle, pesanti come pietre, di questo galantuomo che dopo 15 anni di silenzio ha deciso di dire basta. Cioè di dire tutto. Oggi pubblico la lettera aperta al cosiddetto ministro della Giustizia che Salvatore Borsellino mi ha affidato a fine trasmissione.




Testo della Lettera:
"Voglio ringraziare il ministro Mastella per la sua iniziativa di richiesta di allontanamento per incompatibilità ambientale del giudice De Magistris dalla procura di Catanzaro.

Voglio ringraziarlo pubblicamente perché mi ero ormai convinto che a seguito delle campagne di delegittimazione e di aggressioni di ogni tipo nei confronti della magistatura la gente si fosse ormai assuefatta all'arroganza ed all'impunità dei politici e avesse accettato come normale ed inelluttabile questo stato di cose.

Ora invece la reazione provocata da questa iniziativa nell'opinione pubblica, nella gente comune, reazione che sta provocando in tutta Italia raccolte di firme e mobilitazioni spontanee, soprattutto di giovani, a sostegno del magistrato perché possa continuare il suo lavoro senza intimidazioni e interferenze esterne, mi ha fatto rinascere la speranza che le cose possano ancora cambiare.

Ho sottoscritto insieme a Sonia Alfano una lettera al capo dello Stato dove chiediamo che tuteli, come è suo compito, l'indipendenza della magistratura raccomandando al CSM, di cui è il presidente, di rigettare la richiesta del ministro. E chiedergli invece di occuparsi di altri, e ben più gravi problemi della Giustizia, come il caso della Procura di Caltanissetta, dove sono concentrate le indagini sui fatti più gravi della nostra storia recente, quali l'indagine sui mandanti esterni nella strage di Via D'Amelio e l'indagine sulla sparizione dell'agenda rossa di Paolo, che viene, dal 12 Luglio 2006, lasciata senza una guida ed affidata ad un reggente.

Voglio però sperare che il sig. Ministro prenda spontaneamente atto della situazione di incompatibilità ambientale che si è creata tra la sua persona e la maggioranza degli italiani e voglia attuare il suo proposito di dimettersi, proposito più volte minacciato, ma finora solo a scopo di ricatto nei confronti della maggioranza di governo...

Leggi tutta la lettera

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  2. Luigi De Magistris: lettera ai colleghi

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