La Crisi della borsa 1929 -1987...2007?
Questo significa che una banca italiana che ha prestato ad una coppia di giovani precarizzati il 100 % per l'aquisto di un miserabile appartamento da 40 mq può aspettare anche 5 anni prima di riavere la disponibilità finanziaria che ha prestato.Articolo di :Eugenio Benetazzo – www.Disinformazione.it -17 agosto 2007
Ecco che cosa sono la FED e la BCE: chiacchiere e distintivo. Innanzi al più grande bubbone finanziario degli ultimi anni che sta ormai per esplodere, se ne escono con affermazioni del tipo, state tranquilli, non vi preoccupate tanto l'economia è sana, l'Europa non rischia nulla! Più grande è la bugia, più la gente la crederà.
Le recenti iniezioni di liquidità (ben quattro interventi in sette giorni) per sostenere le attività bancarie, ormai in pieno default finanziario causate da uno stato di insolvenza generalizzato (solo nella mia provincia vi è una nota banca di modeste dimensioni che ha qualcosa come 1.500 contratti di mutuo di ultima generazione in sofferenza). La crisi che ha colpito i mercati statunitensi, avrà conseguenze tutt'altro che irrisorie sui mercati europei, che hanno voluto scimmiottare i fratelli d'oltre mare.
Lungi dal gongolare per le disgrazie altrui, ma l'analisi sviluppata ed elaborata in "BEST BEFORE" e contemplata anche durante il tour di BLEKGEK ha trovato in questi giorni una loro evangelica materializzazione: alla faccia di tutti quei cosiddetti economisti laureati in prestigiose università fabbriche di cloni replicanti che davano il ricorso al debito a bassi tassi di interesse come la linfa della globalizzazione.
In ogni caso, alla fine Camelot è crollata: il castello di debiti costruito su fondamenta di altri debiti cartacei (coperti a loro volto da un fiume di strumenti derivati: l'altra bolla che dovrà scoppiare) ha dimostrato tutta la sua fragilità. Ecco che cosa ha sostenuto l'economia, il PIL, gli indici di borsa ed il rally immobiliare: il ricorso al debito sfrenato.
Tutto a tutti, anche senza garanzie o per dirla all'americana, tutto a tutti grazie ai NINA (acronimo di none income, none assets) ovvero prestiti rilasciati anche a chi non ha reddito certo e non dispone di garanzie reali (fate attenzione comunque perchè anche in Italia li abbiamo, solo che si chiamano con un altro nome, di solito il nome delle finanziarie che li erogano !).
Particolarmente in Europa in queste ultime ore stanno tentando di rincuorare gli animi e le speranze di investitori e risparmiatori, affermando che la situazione in Eurolandia non è così grave come in USA: è vero non è grave, è gravissima ! Nonostante vi dicano il contrario ! Le differenze sostanziali le possiamo anche individuare sulle diverse dinamiche di escussione del sistema giudiziario anglosassone rispetto a quello europeo, qualche mese in USA contro qualche anno in Europa, in Italia addirittura anche cinque ! Questo significa che una banca italiana che ha prestato ad una coppia di giovani precarizzati il 100 % per l'aquisto di un miserabile appartamento da 40 mq può aspettare anche 5 anni prima di riavere la disponibilità finanziaria che ha prestato. continua...
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