Un Paese a sovranità limitata

Foto aerea dell'aeroporto "Tommaso Dal Molin" che si vuole cedere all'esercito degli Stati Uniti

Dal 1945 l’Italia è una Nazione a sovranità limitata. Dopo il piano Marshall sono arrivate le basi Nato. Più Usa che Nato. Prima c’era l’Urss, adesso il terrorismo islamico, domani il pericolo giallo e dopodomani sicuramente qualcos’altro. Invece di smantellare le basi, si allargano. In Italia non abbiamo le centrali nucleari. In compenso ospitiamo bombe nucleari a Ghedi Torre e a Aviano. E sommergibili nucleari alla Maddalena in Sardegna. Circa 30.000 tra militari e civili americani. Bisognerebbe informarli che qui il pericolo comunista non c’è più. Che in Italia non c’è stato un solo attentato islamico nonostante la loro presenza. Che Togliatti è scomparso da molti anni. Perchè questa occupazione? Il nostro esercito non è sufficiente? L’Italia non può rimanere in eterno la portaerei degli Stati Uniti nel Mediterraneo. 62 anni di permanenza sono sufficienti per aver perso la guerra.
Invece di smantellare ci si allarga. A Vicenza si vuole raddoppiare la base. La città non li vuole. I politici li vogliono. Il sindaco li vuole. E’ sempre il solito teatrino. Qui non si tratta più di politica di sinistra o di destra. Si tratta di sovranità nazionale. Padroni a casa nostra. Senza agenti della Cia che si muovono come in un saloon. Senza diventare un obiettivo sensibile per attentati.

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News:

1. Vicenza, 18 gen. (APCom) - Oltre mille persone manifestano a Vicenza contro l'ampliamento della base americana Dal Molin. Studenti delle scuole medie superiori, giovani dell'assemblea permanente del "no al Dal Molin", delle associazioni pacifiste e dei centri sociali sono partiti dalla stazione ferroviaria e ora sfilano nelle strade del centro. I manifestanti hanno lanciato pomodori contro le finestre di Palazzo Pristino, sede del Comune di Vicenza presidiata da un gruppo di carabinieri in tenuta antisommossa.
2. Lettera da Arcoiris.tv:Vivere a Vicenza... una donna scrivePer capire meglio come si vive in una citta che ospita una base Nato. La realtà politica attuale non dà limiti alla vergogna...

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