Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us

martedì 16 gennaio 2007

New York in mutande!

L'idea è nata qualche anno fa per combattere lo stress della città ma anche per dare una lezione di vita alla Grande Mela.
In trecento si sono sfilati i pantaloni, poi hanno timbrato il biglietto della metropolitana e si sono spostati da Brooklyn a Manhattan. Per far ridere la città, ma non solo.
Perché nella Grande Mela si corre - sempre - il tempo è denaro, è business, e la gente trova appena il tempo per un rapido hot dog all'ora di pranzo.
L'agognato momento di relax si gusta proprio nel momento in cui, seduti nel vagone della metro, si vedono scorrere le stazioni dai finestrini aspettando quella giusta. C'è chi mangia, chi legge, chi perfeziona il make-up, chi si toglie i pantaloni. "Per non prendere la vita troppo seriamente" come recita lo slogan della "Improve everywhere", un'idea sui generis che ha preso forma quattro anni fa, e che miete sempre proseliti col passare del tempo. Sempre pronti allo strip tease pubblico.
Il bizzarro viaggio sotterraneo di quest'anno è cominciato nientemeno che alle 5 della mattina di sabato, giornata in cui comunque in parecchi affollano la subway newyorkese, protraendosi per diverse ore. Divisi in gruppi di venticinque, i partecipanti sono riusciti a strappare oltre che qualche occhiata curiosa - e diverse denunce per atti osceni in luogo pubblico - molte risate da parte dei passeggeri "coperti". A cui gli "svestiti", in caso di richieste di delucidazioni, erano addestrati a rispondere con la massima calma, e apparente serietà, con una sola frase: "Ho dimenticato a casa i pantaloni". Se il feedback era uno scoppio di risa, i membri del "club no-pants" invitavano il passeggero che aveva posto la domanda ad abbandonare anche lui l'inutile capo d'abbigliamento, per godersi un viaggio decisamente particolare.
Ma gli organizzatori di quest'anno dello strip metropolitano hanno voluto a precisare che si è trattato, oltre che di una iniziativa anti-stress, anche di una vera e propria "missione". Pensata con uno scopo semplice, ma essenziale: sotto sotto siamo proprio tutti uguali. Anche se non abbiamo lo stesso paio di slip.

Nessun commento: