Sento di affermare che il "Romanticismo", inteso come movimento artistico ottocentesco, sia tuttora di grande attualità.
Nasce in controtendenza al Neoclassicismo che dettava ed esaltava le regole classiche e i modelli greco-romani impedendo un "libero" sviluppo artistico.
E' il secolo in cui il sentimento prevale sulla ragione; l'uomo si mette in relazione con se stesso e con la natura intesa come forza inarrestabile ed in continuo movimento. Si predilige l'intuizione e l'istinto, piuttosto che i rigidi schemi della razionalità.
L'intuito viene definito con la parola "genio", e Kant spiega la scelta di questa precisa terminologia :
Nasce in controtendenza al Neoclassicismo che dettava ed esaltava le regole classiche e i modelli greco-romani impedendo un "libero" sviluppo artistico.
E' il secolo in cui il sentimento prevale sulla ragione; l'uomo si mette in relazione con se stesso e con la natura intesa come forza inarrestabile ed in continuo movimento. Si predilige l'intuizione e l'istinto, piuttosto che i rigidi schemi della razionalità.
L'intuito viene definito con la parola "genio", e Kant spiega la scelta di questa precisa terminologia :
" Il Genio è mediatore fra l'infinito e il mondo, perchè l'infinito, come tale
non può essere capito e espresso attraverso il linguaggio freddo e "finito"
della logica concettuale, ma "sentito" e reso liberamente.
Solo il Genio,
ispirato da una sorta di demone interiore e dotato di facoltà superiori, è
capace di "inventare", di creare dal nulla, come un dio in terra, perpetuando
con l'opera il suo pensiero."
L'opera di Friedrich ( 1774-1840 ) intitolata: "Viandante sul mare di nebbia" ed eseguita nel 1818, secondo me esprime totalmente il concetto romanticista.
Si sottolinea il rapporto tra l'uomo, fragile e finito, con la natura, immensa e potente. Il paesaggio è roccioso e immerso in una fitta coltre di nebbia che lo rende ancora più misterioso e turbolento, proprio come i sentimenti del protagonista posto al centro del quadro. La postura del corpo ci permette di capire che il suo sguardo è protratto verso l'infinito, e la sua mente si perde tra i pensieri dettati dall'istinto.
Penso che nel quotidiano ognuno di noi sia sempre meno coinvolto e interessato all'arte, colpa di questa fretta prodotta dai tanti impegni che ci troviamo ad affrontare ogni giorno.
I mezzi di comunicazione di massa, quali per esempio la tv, dovrebbero dare molto più spazio all'arte e alla creatività ed informarci dettagliamente sulle nuove "correnti " che si stanno formando.
Lavoro, tasse da pagare,spesa,ecc. sono solo alcuni esempi di impegni che ci assorbono e che fanno parte della sfera "razionale", e pare poi che non rimanga più il tempo necessario per ascoltarci. L'arte quindi si trasforma in necessità di esprimere.
Credo sia importante iniziare quindi a percorrere gallerie e musei dandoci la grande opportunità di estraniarci per un attimo dall'assilante vita di tutti i giorni, e riscoprire che in ognuno di noi è presente una tempesta di grandi sentimenti, come: l'amore, l'odio,la vita e la morte, la gioia, la tristezza, l'esaltazione e l'abbatimento.
*Titolo opera post: Viandante sul mare di nebbia
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